Località: Ivrea (To)
Ivrea Carnevale 365® colora la Città: i luoghi e i percorsi del carnevale
2° CLASSIFICATO
Gruppo di lavoro: Prof. Arch. Giovanni Torretta, Arch. Claudio Perino, Arch. Alessio Gotta, Arch. Andrea Corio, Arch. Silvia Avataneo, Arch. Piero Gianotti Prat.
Prima proposta. La gente, le persone, come riferimento per individuare un elemento unificante e riconoscibile da diffondere in tutta la scena del carnevale, sia per la sua riconoscibilità sia per la comunicazione: le statue. Le statue diventano il principale elemento di comunicazione nella città storica: segnano i luoghi del carnevale, segnano ingressi e rioni, indicano i luoghi del cerimoniale, comunicano la storia della città, dei luoghi e degli edifici dentro e davanti ad essi.
Seconda proposta. Dare un nuovo accesso da nord alla scena del Carnevale e nel contempo pedonalizzare e rendere viva piazza Castello. Adottare per il parterre un disegno neutro e di semplice impianto e dare forte caratterizzazione a pochi elementi ed attrezzature, previste comunque reversibili, e costituite da componenti montati a secco.
Più in dettaglio e secondo l’ordine del bando: a. Aspetti compositivi e formali del progetto complessivo di Piazza Castello e rispondenza ai requisiti richiesti dall’Ente banditore: inserimento e rapporto con il contesto urbanistico e architettonico.
a.1) Il progetto propone il ripristino delle gerarchie storiche con il Castello quale nucleo dominante anche dal punto di vista funzionale. La Piazza viene inserita nei principali percorsi pedonali mediante l’attraversamento nord-sud ottenuto con due ascensori che collegano i parcheggi nord con il centro storico. Ne nasce lo scavalco dei dislivelli della rocca. Si tratta di interventi che possono essere graduali nel tempo. Completano l’intervento la “grande fiaccola” con piattaforma panoramica, le info-statue in termoplastica arancione degli “aranceri” con pannelli esplicativi e gli interventi minuti di arredo.
a.2) La Piazza diventa un luogo centrale grazie alle nuove funzioni installate nel castello (il bar-ristorante, la copertura effimera del cortile per le manifestazioni estive, il labirinto-scultura, un museo?) e grazie all’attraversamento nord-sud. La “Grande Fiaccola” è un elemento di richiamo e di riferimento, un caposaldo dei percorsi. a.3) La Piazza, pedonalizzata, serve non solo di accesso alle attività che saranno insediate ma anche come luogo di transito per servire il centro storico da e verso i parcheggi. L’ascensore nord, posto in zona priva di rampe, è integrato con una scala. a.4) Gli edifici si affacciano sulla piazza che è pavimentata in pietra per sottolinearne l’uso pedonale, quasi fosse un ampio marciapiede. Solcano la piazza le “ruere” che sottolineano i percorsi e l’accesso al Castello. Il parterre del Castello è organizzato in tre diversi campi. Nella zona centrale la “ruera” di accesso si allarga fino a formare una piattaforma in pietra davanti al portone. Nella zona est l’area archeologica è migliorata con parapetti in attesa che venga definito il carattere del cantiere. Nella zona ovest si trova il labirinto a doppia spirale a diaframmi di corde verticali per il gioco dei bambini e degli adulti. Il labirinto ha, nel centro, un arancere che, toccato, simula le urla della battaglia.
b. Aspetti compositivi del progetto e dell’allestimento di Piazza Castello in rapporto alla scena urbana/ambito di svolgimento dello Storico Carnevale: b.1) Alla base della “Grande fiaccola” sono previsti supporti per le informazioni. Già da lontano le informazioni che sono supportate dai ben visibili “aranceri”, sono inequivocabilmente attribuite al carnevale ed alla storia della città. Integra il sistema informativo l’info-point previsto nel parcheggio nord ai piedi dell’ascensore. b.2) La scena del carnevale è richiamata dalla presenza delle statue degli “aranceri”. Dalla “Grande Fiaccola”, da pubblicizzare come metafora degli scarli, alle urla dell’ “arancere” del labirinto messo in funzione dai bambini. Nel parterre resta definita e visibile la posizione della zappata e dello scarlo di S. Ulderico. b.3) I pavimenti in pietra non richiedono manutenzione, le panche la richiedono quinquennale. La Grande Fiamma richiede una verniciatura decennale per conservare la brillantezza del colore. Le statue possono essere facilmente lavate con idrogetto. Il labirinto può richiedere la sostituzione delle corde. I dehor del ristorante sono a carico del gestore. Gli ascensori richiedono la manutenzione corrente. b.4) Le statue possono essere spostate e ricollocate avvitando tre bulloni cadauna. Se il deterioramento ne richiede la sostituzione possono essere completamente riciclate. Le panche sono solo appoggiate ma pesanti, quindi non ribaltabili, tuttavia ricollocabili con piccola autogru. Il labirinto è smontabile come una tenda e immagazzinabile d’inverno con poco ingombro.
c. Allestimento degli altri luoghi e percorsi: aspetti funzionali e simbolici in rapporto alla scena urbana e ai singoli ambiti di svolgimento dello Storico Carnevale e qualità della proposta di allestimento e di design.
c.1) Il tracciato del percorso dei carri è segnalato tutto l’anno salvo nel periodo del carnevale. La segnalazione principale avviene nei punti strategici mediante le “statue”. Negli spazi e nelle vie inadatti ad ospitare le statue, il tracciato è segnalato a terra da una punteggiata di semi arance in plastica dura arancione. Prima del carnevale le statue sono trasferite lungo la Dora e formano una piccola folla assiepata sul greto. Nei principali punti di accesso sono collocati tre info-point a forma di cubo in cristallo. Là dove sono insufficienti gli info-point, e dove serve, si ricorre alle info-statue (dotate di pannello informativo).
c.2) La presenza delle statue degli “aranceri” richiama il principale carattere del carnevale: la battaglia lungo il percorso. Gli elementi di segnalazione del percorso hanno un carattere talmente eterogeneo rispetto alla moltitudine delle insegne esistenti da essere immediatamente individuati. L’eterogeneità è un elemento di distinzione che consente alle insegne esistenti di continuare a vivere della loro individualità senza essere sminuite o sopraffatte. Alcuni “aranceri” possono migrare in altre città come richiamo turistico per Ivrea in occasione dei vari carnevali. Gli info-point, durante l’anno, possono essere utilizzati come supporto di manifesti vari, di avvisi pubblici, ecc…
c.3) Le statue in termoplastica sono lavabili annualmente con idrogetto. Le piastre di base delle statue sono in acciaio zincato e non richiedono manutenzione. Gli info-point sono in cristallo e richiedono una pulizia bimensile. Le semi-arance a terra non richiedono manutenzione, in caso di rottura debbono essere sostituite.